Umbria 24 - ‘La regola del tre’, il thriller ambientato tra Montone e Perugia
«La regola del tre secondo la quale in paese non si muore mai da soli ma tre alla volta», così spiega il titolo del suo primo thriller Roberto Rossi, giornalista umbro, già in libreria con l’inchiesta Bidone nucleare. La regola del tre è una storia appassionata e appassionante dal sapore tutto umbro che si snoda tra le stradine di Montone e quelle di Perugia.
Il libro Il thriller accompagna il lettore, al ritmo di colpi di scena, in un viaggio travolgente dentro i lati più oscuri delle relazioni e dei sentimenti umani. «Con questo libro ho voluto esplorare campi nuovi per me e lasciare qualcosa a mio figlio – racconta l’autore ai microfoni di Umbria24 – Per questo ho deciso di ambientare la storia a Montone, che è il mio luogo del cuore, la casa dei miei nonni e dei miei genitori». Dalla cittadina quindi prende il via la storia che si snoda intorno alla morte di don Lucio Bessa, parroco della comunità, brutalmente assassinato, e all’incidente stradale di Santo Bianconi, giornalista della Gazzetta dell’Umbria, mandato fuori strada mentre indagava proprio sul caso Bessa. Spetterà a Domenico Montemurro, ispettore della questura di Perugia, con l’aiuto dell’agente Nicola Russo, l’arduo compito di dipanare la matassa cercando di far luce su quella che, inizialmente, sembra essere la storia di un “angelo della morte”: un’infermiera che condanna a morte i malati terminali. Per Montemurro, Santo, è come un fratello e la ricerca della verità dietro l’incidente dell’amico si intreccia con la frantumazione della sua vita privata.
I temi Amore, amicizia, gelosia e vendetta, sono solo alcune delle emozioni che Roberto regala al lettore. La regola del tre è in commercio dal 17 settembre ed è stato presentato a Perugia il 19 ottobre alla libreria Feltrinelli e a Montone sabato 2 novembre al teatro San Fedele. «La regola del tre nasce da un immaginario collettivo condiviso da tutti i piccoli paesini e non solo da Montone: o non muore nessuno o ne muoiono tre» spiega l’autore. Sullo sfondo delle misteriose morti di cui il romanzo è disseminato emerge anche il tema della fede, inquadrata in due aspetti: sia quando perde la sua dimensione spirituale ed umana e si trasforma in elemento di potere e vendetta nelle mani dell’assassino; sia come richiamo laico ad un aspetto spirituale e più umano incarnato dalla comunità religiosa dei Biribini di Montone, una comunità di protestanti esistenti da circa un secolo con una storia di persecuzione già durante il fascismo, anche loro protagonisti di una strage, nel romanzo, ma capaci, alla fine, del perdono.