Strage di Viareggio, ecco la verità
Titolo: Danni da corrosione: Viareggio, il mancato controllo di Trenitalia
Occhiello: Ecco le carte con le quali la Procura di Lucca sta svolgendo gli incidenti probatori L’asse del carrello che si spezzò aveva «ruggine diffusa». Dubbi sulla revisione Gatx. Se le Fs avessero rispettato le norme la lesione «avrebbe dovuto essere notata».
Riassunto: Nel giugno del 2009, un grave incidente ferroviario a Viareggio causò 32 vittime e numerosi feriti a seguito del deragliamento di un treno merci trasportante gas propano liquido. L'inchiesta della Procura di Lucca rivela una serie di negligenze nella manutenzione e controllo del materiale rotabile, in particolare riguardo all'asse del carro cisterna numero 3380 781 8210-6, prodotto in Polonia e soggetto a regolamenti specifici per il trasporto di materiali pericolosi.
L'inchiesta ha scoperto che il carro, nonostante fosse stato verniciato e rivisto otto mesi prima dell'incidente, presentava una ruggine diffusa e segni di corrosione pregressa, suggerendo che la revisione potrebbe non essere stata effettuata a dovere. La normativa vigente richiedeva controlli accurati, compresa la "Procedura di Cabotaggio", che Trenitalia Divisione Cargo avrebbe dovuto rispettare per garantire la sicurezza del trasporto su rotaia, ma che sembra non sia stata adeguatamente seguita.
La tragica conclusione è che, se fossero state seguite le procedure standard e le leggi sulla sicurezza, la catastrofe sarebbe potuta essere evitata. La mancanza di controlli adeguati e il mancato rispetto della procedura operativa hanno lasciato circolare un carro con difetti notabili, ponendo fine a decine di vite e lasciando una cicatrice indelebile sulla città di Viareggio.